Nei primi due decenni del XXI secolo, in America Latina e nei Caraibi si sono consolidate alcune tendenze migratorie e si sono verificate importanti riconfigurazioni che hanno avuto un impatto sul tessuto urbano della regione. In questo scenario si evidenziano, come anche si farà in seguito, le complesse dinamiche di mobilità umana tra i Nord e i Sud del mondo, le mutazioni degli spostamenti tra gli stessi Sud globali, così come la destabilizzazione delle categorie geo-storiche attraverso l’emergere di nuovi “nord” nel sud e di nuovi “sud” nel nord. In primo luogo, in America Latina, in linea con una tendenza globale, è aumentato il numero di migranti internazionali da 6.54 milioni nel 2000 a 14.8 milioni nel 2020, che è attualmente pari al 5,3% dello stock migratorio complessivo. Nonostante ciò, la grande maggioranza della popolazione latinoamericana vive nel suo paese di origine e migra internamente.